Pensioni: i requisiti minimi per gli esclusi dalla riforma (15 Settembre

Via libera del Consiglio dei Ministri al regolamento che armonizza i requisiti minimi di accesso al sistema pensionistico per alcune tipologie di lavoratori per le quali la riforma del 2011 non aveva trovato immediata applicazione. Lo ha recentemente reso noto Palazzo Chigi al termine dello stesso Consiglio dei Ministri. La decisione è stata presa sulla base del processo avviato dall’esecutivo precedente, e di quanto previsto dalla legge di conversione del Decreto “Salva Italia” del dicembre 2011.  Si tratta di categorie, tra cui il personale viaggiante dei servizi di trasporto, alcuni lavoratori marittimi, gli sportivi professionisti, i lavoratori dello spettacolo, per le quali la particolarità dell'attività svolta richiede una declinazione specifica dei requisiti pensionistici generali e, in particolare, di quelli anagrafici e contributivi. L'approvazione del provvedimento porterà inoltre risparmi di spesa significativi, circa 526 milioni di euro in dieci anni, che verranno destinati a interventi prefigurati sempre in materia previdenziale. Il testo del regolamento, approvato dal Cdm in via preliminare nell'ottobre del 2012, è stato sottoposto all'esame del Consiglio di Stato e delle commissioni parlamentari. Queste ultime, esprimendo il proprio parere favorevole, nel giugno scorso, lo hanno condizionato allo stralcio dei 4 articoli inizialmente dedicati ai comparti della Difesa e della Sicurezza. Il testo adesso deliberato dal Cdm prescrive per i lavoratori dei comparti interessati un limitato incremento dei requisiti anagrafici e contributivi, nella maggior parte dei casi di 1 o 2 anni, al fine di realizzare un sistema più coerente, armonico ed equo, proprio tenendo conto della specificità delle prestazioni lavorative espletate in questi settori. Infatti, anche dopo l'applicazione del decreto, queste categorie di lavoratori beneficeranno di requisiti di età e di contribuzione per il pensionamento significativamente inferiori a quelle tipiche della generalità dei lavoratori. Attraverso un regime di transitorietà ad esempio, per gli iscritti al Fondo lavoratori dello spettacolo-gruppo ballo, il requisito di età per la pensione di vecchiaia passa dai 45 anni attuali (uomini e donne) a 46; per i lavoratori marittimi addetti al servizio di macchina, ai fini del pensionamento di vecchiaia, si passa dagli attuali 20 anni di effettiva navigazione e 55 di età a 20 anni di effettiva navigazione e 56 anni di età, che verranno gradualmente incrementati fino a 58 anni a decorrere dal 2018.