


A distanza di due mesi dall’ultimo appello ufficiale, Cgil, Cisl e Uil tornano ad incalzare il sindaco Figliolia e l’intera Amministrazione Comunale su argomenti di strettissima attualità per il nostro territorio. Le organizzazioni di categoria hanno infatti indetto per giovedì 27 un’assemblea pubblica (che si terrà alle 10 nella sala convegni del mercato ittico all’ingrosso di via Fasano) a cui sono stati invitati tutti i cittadini.
Un’assemblea che sarà preparata oggi pomeriggio alle 17 nella sede puteolana della Cgil, dove i rappresentanti della Triplice incontreranno “le associazioni territoriali su tematiche inerenti lo sviluppo, il lavoro, la legalità, il turismo, le condizioni dei giovani, l'assistenza per i non autosufficienti, gli anziani e la prima infanzia” .
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Cgil, Cisl e Uil non usano dunque mezzi termini per contestare quello che definiscono un atteggiamento di “distacco dai cittadini” da parte di Figliolia e della sua Giunta.
Un atteggiamento già denunciato in un documento diramato a fine aprile, in cui le stesse organizzazioni sindacali “consce di un atteggiamento non incline alle relazioni sindacali confederali da parte dell'Amministrazione Figliolia”, esprimevano “tutta la loro doglianza nonostante innumerevoli solleciti a richieste fatte pervenire anche dalle nostre segreterie provinciali, richieste tese a definire problematiche più volte affrontate ma mai delineate con tavoli monotematici, come concordato, che lo stesso sindaco aveva garantito”, rimarcando che “nel sottolineare gli sforzi intrapresi e le emergenze in cui versano l'Amministrazione e la città, si rende necessario istituire corrette relazioni sindacali per la realizzazione di una democrazia partecipata con tutte le parti sociali”, chiedendo all’Amministrazione di “uscire dall’oscurità” con “la costituzione di un tavolo permanente, un gruppo di lavoro per un piano di sviluppo della città” e annunciando, fin da quel momento, “un'assemblea cittadina, unitamente alle altre associazioni, per una corretta e completa informativa sulle dinamiche e i fondi che vedranno partecipe Pozzuoli e l'area flegrea e che le Amministrazioni dovranno tradurre in lavoro”.
Non resta che aspettare giovedì per sapere cosa stia concretamente alimentando la preoccupazione dei sindacati.
Di certo, sentir parlare di “utilizzo corretto dei fondi” e di lavoro “clientelare” rispetto alle grandi opere che dovrebbero trasformare il volto di Pozzuoli, fa già intuire il rischio che stia per accadere qualcosa di poco chiaro a vantaggio di pochi e a discapito della collettività.
Un rischio che va assolutamente scongiurato e che Cgil, Cisl e Uil dovranno ovviamente spiegare ai puteolani su quali basi concrete si fonda.

