Comune: è rottura tra i sindacati?
C’è una spaccatura in atto tra i sindacati che rappresentano i dipendenti comunali? A leggere ciò che sta accadendo negli ultimi giorni, l’ipotesi è tutt’altro che infondata e potrebbe aprire un nuovo fronte di tensione all’interno del Municipio, dove i lavoratori sono già estremamente preoccupati dal fatto di non sapere se riusciranno a percepire in tempo lo stipendio di questo mese, vista la grossa crisi di liquidità che stanno attraversando le casse dell’Ente.
Come i nostri più assidui lettori ricorderanno, Cgil, Cisl e Uil, con un documento unitario protocollato lunedì della settimana scorsa all’indomani di un’assemblea congiunta tenutasi il venerdì precedente nei locali del mercato ittico all’ingrosso, chiesero all’Amministrazione la convocazione, entro cinque giorni, della delegazione trattante proprio per discutere della questione degli stipendi, dei ticket mensa e dell’allarmante situazione economico-finanziaria del Comune, annunciando che, se l’incontro non si fosse tenuto nei tempi previsti, sarebbe scattato lo stato di agitazione dei dipendenti con assemblee sui luoghi di lavoro.
Questa sorta di “ultimatum” della Triplice però è scaduto senza che l’Amministrazione convocasse le organizzazioni di categoria.
Ed è da questo momento che le strade dei sindacati sembrano essersi divise nel “merito” e nel “metodo” della protesta.
A testimoniarlo sono due comunicati ben distinti diramati a 72 ore di distanza l’uno dall’altro.
Il primo in ordine di tempo lo abbiamo già pubblicato integralmente nell’edizione di sabato del nostro giornale ed è firmato da Cisl e Uil Funzione Pubblica napoletana congiuntamente alle rispettive segreterie aziendali, con destinatari il sindaco Enzo Figliolia, l’assessore al personale Franco Cammino, tutti gli altri componenti la Giunta, il segretario generale Matteo Sperandeo, i capigruppo consiliari e i due dirigenti dell’Ente.
Durissimo il testo del documento, che vi riproponiamo: <
Nell’articolo di sabato ci eravamo chiesti come mai questo documento fosse stato firmato soltanto da Cisl e Uil.
Ebbene, una risposta alle nostre domande è arrivata ieri, quando la Cgil ci ha inviato il testo di un documento che porta soltanto la sua firma, nella persona di Salvatore Tinto (responsabile provinciale Funzione Pubblica) e della rsu dello stesso sindacato.
Questo il testo del comunicato, che, ad eccezione dei capigruppo consiliari, ha gli stessi destinatari di quello inviato venerdì da Cisl e Uil: <
Insomma, l’argomento trattato dalla Cgil con il documento di ieri è sostanzialmente identico al tema che aveva indotto Cisl e Uil a diramare la durissima nota di venerdì.
Ma, mentre Cisl e Uil attribuiscono alle loro affermazioni il valore di una “protesta” e dunque sembrano di fatto non voler dare all’Amministrazione la possibilità di una mediazione sul tema, la Cgil conclude la sua nota con l’invito all’Amministrazione ad un “confronto, leale, costruttivo e responsabile” prima di passare alle “maniere forti”.
La diversità di vedute sembra evidente: Cisl e Uil ritengono che, dopo la mancata convocazione dell’incontro chiesto entro cinque giorni da tutti e tre i sindacati lunedì scorso, si debba andare allo scontro aperto con l’Amministrazione, mentre la Cgil vuole dare un’ultima possibilità di dialogo a sindaco e assessori.
Una frattura che potrebbe avere conseguenze davvero clamorose.
Se infatti l’Amministrazione decidesse di rispondere all’appello della Cgil, il dialogo sui temi avanzati da questa organizzazione di categoria si svolgerebbe alla presenza di un solo sindacato?
E se Cisl e Uil nel frattempo dovessero proclamare lo stato di agitazione dei dipendenti e assemblee sui luoghi di lavoro, avremo un Municipio spaccato nella protesta a seconda dell’iscrizione a questo o a quel sindacato?
Staremo a vedere…
(da “Il Corriere Flegreo” del 19 febbraio 2013)